giovedì 24 gennaio 2008

Scintille Poetiche

Certo, non posso dire di essere la degna erede di Dante ( e aggiungerei meno male), ma qualche volta ho l'ispirazione giusta al momento giusto, questa è una poesia scritta nel mese di Ottobre 2006.
A volte basta davvero poco per buttare giù qualche riga: una penna, un foglio...e la musica giusta possono far nascere in voi autori inaspettati. Dopotutto, i migliori capolavori nascono per caso, no? Scorrendo la pagine c'è anche la versione internazionale, LOL.
Framework
Ho visto il tempo scorrere
Ho visto alcune persone andarsene
Ho visto altri allontanarsi dal mio cammino, prendere strade diverse
Io stessa ho cambiato qualcosa della mia vita.

Ho sentito il sole non scaldarmi più come un tempo
Come fosse sempre coperto da nuvole in cielo
Anche nelle più calde giornate estive
Sotto la cappa cittadina.

Mi sono costruita il mio mondo,
Dove ero certa di rimanere chiusa al suo interno per sempre.

Ora quel tempo è passato,
Ho chiuso quella porta e ci ho messo il lucchetto
Con la speranza di non doverla riaprire più.

E nel caso dovesse accadere, sarà solo per
Far riaffiorare alcuni ricordi, come quando si sfoglia
L’album delle fotografie di anni passati
E si ricorda con gioia il modo bizzarro in cui ci si vestiva
O il taglio di capelli non adatto alla propria femminilità,
E mentre si fa ciò, si è certi di non cadere più nello stesso errore
Si è consapevoli di non fare e di non voler commettere
Gli stessi sbagli.

Toglierò il lucchetto a quella porta ogni volta che mi andrà,
Ma rimarrò sull’uscio di essa
E rimarrò a guardare tutti quei ricordi e non potrò fare altro che sorridere
Ed essere orgogliosa di quello che sono diventata.

E di poter finalmente dire di stare bene.

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I’ve seen the time passing by
I’ve seen people leaving this world
I’ve seen someone moving away
From my own way
They took a different path,
I’ve either changed my life.

Neither the sun warmed myself with his rays
Just like once upon a time,
It was always covered by the clouds
Even during the hot summer days
Under the urban pall.

I’ve built my own world,
I was sure to get trapped inside of it forever.
Now that time
Is gone away.

I’ve locked that door
And I’ve put a padlock on it
Hoping that I will open it anymore,
And if will be happen
It’ll be only to surface again
Some memories,
Just like when you turn over the pages of
An album of old photographs;
When you wore that dreadful clothes
Or that kind of scaring hairstyle.

And while you’re going to do so
You’re sure you will commit the same mistake anymore,
You’re aware of it.

You know it’s wrong, it’s not the right way to the happiness.
I’ll unlock that door
Everytime I’ll feel it
But I won’t come in,
I’ll only look at that memories of mine
And I’ll give them a sweet smile.

I’ll be proud of what I’ve become
And I could say that I just feel better.

1 commento:

notus ha detto...

Le cose più belle nascono così! Da piccoli momenti in cui un insieme di fattori ti fanno provare grandi emozioni e la bravura che hai avuto e saper trascrivere queste emozioni e riuscire a trasmetterle!
Bellissima composizione! Che non ha niente da invidiare a grandi poeti! In fondo c'è un piccolo poeta in ognuno di noi.
Brava stellina mia! ******