mercoledì 20 aprile 2011

Pourpourrì

Oggi, mentre navigavo sul web, mi sono imbattuta in un paio di notizie curiose e, a modo loro, fanno riflettere, in particolare l’ultima della situazione a cui la nostra società ci ha portato.

Eccovi la prima:

Rapinatore scorda sul banco la carta di credito, arrestato

[ANSA] VENEZIA 20 APR - Arrestato dopo 4 mesi dalla rapina: i carabinieri lo hanno rintracciato grazie alla carta di credito che aveva sbandierato prima di razziare, assieme a un complice, gioielli per 150 mila euro. Pietro Ferrigno, 34 anni, è indagato, in concorso con un complice da identificare, per una rapina a mano armata compiuta lo scorso dicembre in una gioielleria del Vicentino. I due in un primo momento si erano finti acquirenti e, per questo, Ferrigno aveva estratto portafogli e carta di credito.

Questo signore, è decisamente un fenomeno. Viene beccato non con le mani nel sacco, ma per la sua sbadataggine: forse non aveva riguardato con attenzione le puntate di Arsenio Lupin

Ed ora la seconda, un buono spunto per riflettere:

La bambola da allattare fa infuriare i genitori americani

Si chiama The Breast Milk Baby ed è la prima bambola che si può allattare, almeno per finta. Uscita due anni fa in Spagna con il nome di Gloton Bebe - ovvero "bebé avido" - il giocattolo ora sta per sbarcare negli Usa tra le critiche dei genitori, indignati davanti alla pretesa dell’azienda produttrice di sessualizzare precocemente i propri bambini.

The Breast Milk Baby è disponibile in sei versioni, sia maschili sia femminili e di diverse etnie. Nella scatola insieme alla bambola viene venduto un kit per permettere alla bambina di vivere la vera "magia della maternità". Si deve indossare l'apposito bavaglino con dei fiori rosa posizionati nella zona in cui dovrebbero trovarsi i capezzoli di una donna adulta. Poi si avvicina la bambola al "seno" e questa comincia ad emettere dei rumori simili a quelli che fa un bambino succhiando il latte dalla propria madre. Se non gli viene fatto fare il ruttino dopo il pasto, il bambolotto inizia a piangere.

Il disgusto che trapela dai commenti in calce all’articolo sul New York Daily News è molto forte. Un lettore chiede "Perché una bambina dovrebbe imparare ad allattare prima di avere il seno? O prima ancora di essere entrata nella pubertà?2. Per molti si tratta solo di un altro esempio di come si vogliano inculcare forzatamente i comportamenti (e i quindi i consumi) da adulti nei bambini, prima ancora che questi siano pronti a capirli.

Alcuni invece trovano utile il giocattolo, ma per le ragazzine più grandi: The Breast Milk Baby infatti potrebbe incoraggiarle a fare sesso sicuro per evitare di avere gravidanze indesiderate.

Secondo l’American Chronicle "The Breast Milk Baby è semplicemente inappropriato per le ragazzine: l’allattamento è una capacità che si sviluppa naturalmente nelle donne mature".

Dennis Lewis, il portavoce dell’azienda americana produttrice, la Berjuan Toys, ha dichiarato che "L’unico scopo di The Breast Milk Baby è quello di insegnare alle bambine ad allattare un bebè, una capacità che dovranno sviluppare per far crescere i propri futuri figli sani e forti". Alcuni genitori hanno sposato la dichiarazione di Lewis, acquistando il bambolotto e ritenendolo non pericoloso. Sul sito Today show, Jennifer Langston parla di The Breast Milk Baby come di "un semplice giocattolo (anche se costa $99)", chiedendosi poi perché questa bambola sembri così oltraggiosa rispetto ad un’altra da "nutrire" con una biberon.

L’intera gamma di bambolotti è in vendita a partire da 89 dollari.

E voi, che ne pensate? Pro-bambola che aiuterebbe a responsabilizzare i vostri pargoli oppure contro la bambola che al contrario non aiuterebbe a responsabilizzare ma anzi a far l’esatto contrario?

mercoledì 13 aprile 2011

Anger never Dies

Vedi le foglie come lentamente cadono giù
Coprendo il prato verde e giallo
come prova di ciò che è stato e quello che verrà
Godendo le nebbiose luci dell’alba
non è sufficiente provare e non riuscire

La rabbia non muore mai
E’ parte della vita
E’ parte di te
Alla fine cesserà il fuoco
E ci farà accettare
Che tendiamo a perdere

Guarda le lacrime come cadono lentamente
Coprendo chi crede in vuote promesse
Come prova di ciò che è stato e ciò che sarà
L’alcool ci mette entrambi a dormire
non è sufficiente per provare e non riuscire

Questa è la traduzione della recentissima canzone degli Hooverphonic, gruppo di ottima musica che i più ricorderanno per la famosissima Mad About You. Ora il gruppo si aggiorna e cambia la dolce fanciulla che da voce al nuovo singolo 
Anger Never Dies.

Mi ha catturato la melodia di questa canzone. Un motivetto quasi familiare. Appena percepisco le 5 note di violino mi tornano in mente le colonne sonore dei film di James Bond. Ma non voglio parlare di questo, semmai dello spunto di riflessione che questo testo mi ha scatenato.

La rabbia, quanta ne serba l’intero mondo. Celata da un falso profilo, da una falsa quiete, forse percepita da quella parte di primo mondo che accende la televisione e guarda…guarda e non capisce!

Neanche io ho capito cosa sto guardando e non saprei certo illuminare tutti voi con quattro righe di blog. Ma posso esternare le mie emozioni, quelle che a volte fanno star svegli a pensare al futuro o che ti fanno bloccare lo sguardo nel vuoto, come se non si avessero più “risorse di sistema” disponibili per asservire altre attività.
Dunque, abbiamo cinque sensi…partiamo:

Vedo: tanta gente presa in giro, tanta gente che piange, tanta gente che millanta idoli falsi e odiosi, tanta gente che non vuole combattere per migliorare se stessi e il luogo dove vivono.

Sento: traffico, rumori assordanti, urla di dolore e di litigio, grida di bambini e parole al vento, quasi a voler sprecare energia. Ma anche suoni di gioia e festosità per un’unità che poco ha a che vedere con quella di 150 anni fa!

Annuso: cattivi odori di abbandono e un mix di profumi e olezzi. Un mix di cibo, sudore e fiori ornamentali

Assaporo: i giorni che mi separano dall’ennesimo esame e traguardo della vita, le nozze! Una nuova avventura, un nuovo mondo…o forse lo stesso di prima ma percepito dall’angolo opposto, un gusto dolce e amaro allo stesso tempo, ma tutto da approfondire e gustare

Tocco: superfici poco lisce, una specie di roccia tagliente che non da appiglio a chi la vuole scalare ma lascia solo i segni sulle mani. O un punto scivoloso, dove tutto appare mosso e impossibile da fermare e fotografare!

L’altra parte di mondo, quella che non guarda la televisione, ma al contrario sta in gruppo e parla forse non sa di quello che c’è in giro e con un pizzico di fortuna contempla solo quello che la riguarda da vicino non curandosi di queste sensazioni non proprio belle, perché non ha tempo voglia e necessità di sentirsele addosso. Vive e basta!

Forse parecchio ho da imparare da quelle persone, per quello oggi sono arrabbiato! Via via vedo perdere quello spirito di gruppo a favore di un isolazionismo sempre maggiore che porta a litigare e a diffidare di chiunque!

venerdì 8 aprile 2011

Non è una barzelletta...

...ma questa ve la devo proprio raccontare. Un mio collega è andato dai Carabinieri a fare la denuncia perché qualche furbone gli ha rigato la macchina.

Scena: lui, la ragazza di lui e il Carabiniere seduto alla scrivania.

C: che macchina è?

F: una Mini One

C: (ci pensa un po') .... Mini... (scimmia che batte i coperchi...altri 10 minuti a pensare) ma come si scrive one?

F: (interdetto...non sa se ridere o piangere) O - N - E

C: (ci pensa altri 10 minuti...) ma con l'H?

F: ......