venerdì 25 gennaio 2008

Letter To My City


Questo post, è dedicato alla città in cui sono nata, crescuita e in cui vivo attualmente. La tanto amata ed odiata Torino.

Scritto dopo una lunghissima passeggiata fatta tra il quadrilatero, Piazza Vittorio ed il Lungo Po, in una assolata giornata estiva di fine agosto. Una passeggiata per ritrovare me stessa e che ha dato luogo, al mio ritorno a casa, a questa piccola "ode" per usare un termine poetico, alla città che, ogni giorno, mi accoglie a braccia aperte con i suoi misteri, i suoi giochi di luci e la sua grandiosità.


Torino,
città misteriosa, città magica.
La città della Mole, che s'innalza imperiosa all'ombra delle Alpi, quasi volendosi mettere a confronto con esse.
Città dei "bougianen", i torinesi, personaggi incontrastati dalla caratteristica flemma del non muoversi mai e di non fare nulla per cambiarti, salvo poi criticarti perchè a malapena sanno la tua collocazione geografica.
Città dalle mille sfaccettature, sei in grado di cambiare pelle con la rapidità di un camaleonte, sai nasconderti agli occhi dei poco attenti e sai svelarti a chi, invece ha occhi per vedere la tua bellezza.
Timida Torino. Timida verso chi t'ispira poca fiducia, allegra e solare verso chi ti fa l'effetto opposto.
A pochi dai tutto e subito, bisogna tornarti a trovare, e tu, ogni volta, lasci un'emozione nuova e non solo ai turisti, anche i tuoi cari abitanti.
Ti ho visto piangere le persone migliori che se ne sono andate in un posto migliore, o che han toccato il tuo cielo, ed ora ci guardano dall'alto, insieme a te, orgogliosi di aver camminato sui tuoi marciapiedi, di essersi sdraiati all'ombra di un albero o su un prato in uno dei tuoi tanti punti verdi.
Ti ho visto imbiancata, come le puntepiù alte delle tue montagne che ti circondano, nei mesi invernali, dando un senso di calma e tranquillità e, in un certo senso di calore umano, come si vede nei film americani.
Ti ho visto allegra e solare, nei mesi primaverili e accaldata nei mesi estivi. Ho visto sbocciare i primi fiori sugli alberi e le prima foglioline dei platani che adornano i tuoi grandi corsi.
Ti ho visto di sera, magica e misteriosa, Torino bianca, Torino nera. Ti ho visto più volte regalare panorami mozzafiato dall'alto della tua Superga, sotto una coperta di cielo stellato; e la Basilica innalzarsi silenziosa ed imponente.
Ti ho visto colorarti di bandiere tricolore per la vittoria della Coppa del Mondo e per una volta ho visto i tuoi cittadini uniti che festeggiavano; e tu li guardavi sempre dall'alto della tua grandezza, senza mai scomporti, o senza darlo a vedere.
Ho visto il tuo cielo colorarsi di fuochi d'artificio per festeggiare il tuo patrono.
Ho visto la fiamma olimpica librarsi nel cielo, il fuoco di Olimpia e quando si è spento, sentivo che ti mancava qualcosa.
Ho visto la gente gremire le tue piazze e le tue vie del centro nelle notti olimpiche, sentire la passione per gli sport che univano migliaia di persone.
Ti ho visto colorarti di mille bandiere e ti ho visto accogliere il mondo.
Ti ho visto fare tante altre cose, ma sarebbero troppe da descrivere e non riuscirei nemmeno ad esprimere a pieno quello che provo quando ti vedo nella tua veste migliore, ed andare orgogliosa di vivere sotto il tuo stesso cielo.
Photo took by : http://notusnet.blogspot.com ( come farei senza di te? *****)

1 commento:

Flavio Sasso ha detto...

Quale tenerezza nelle tue parole, ...senza alcun timore di apparire melensa.
Ammiro il tuo coraggio, nel mostrare i sentimenti che provi nei confronti della nostra bella città, ...una città resa ancor più bella dalle Olimpiadi.
Non dimenticherò i momenti passati durante i Giochi, ...parlare lingue diverse dalla mia, vedere unirsi persone di tutto il mondo, in un grosso abbraccio di tradizioni e passioni.

Grazie Torino, ...grazie Stairway to Heaven per le tue parole ispirate.

Take care

Flavio