venerdì 25 febbraio 2011

Radici della nostalgia

Mi sento un po' Indiana Jones,

mi hanno appena indicato la strada per il passaggio segreto. Chissà cosa troverò....
Una grande stanza, una grande biblioteca. Manoscritti preziosi, immagini statiche e immobili  e suoni, tanti suoni che hanno messo le radici qui dentro.

Il tempo è ripartito, con mania di protagonismo o voglia di libertà di espressione, eccomi qui! Da ospite occasionale, a fare il maestro di cerimonia. Da spettatore ad attore.
Tante cose da dire, tante idee affollate che non aspettano altro che un po' d'ordine.

Sono appena arrivato, ma non sono ancora pronto per entrare in scena e tenere alto l'interesse della platea. Prima necessito di un po' di "trucco" e di un cambio d'abito. Ci vorrà qualche giorno, ma l'importante è essere qui, e iniziare a far suonare lo schermo, a colorar le note, a interessare e dare spunti alle persone che vogliono riflettere e che rivogliono tornare padroni della propria mente.

Proprio quando pensavo di essermi un po' smarrito, eccomi qui a raccogliere le radici della nostalgia.

Grazie in anticipo a chi leggerà questo Diario e a chi ci passerà anche solo 5 minuti della propria vita.
Buona lettura.

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